Controlla se la Privacy del tuo sito è sotto controllo
GDPR, una sigla che fa riferimento al regolamento generale sulla protezione dei dati. Si tratta di un regolamento dell’Unione europea che si occupa del trattamento dei dati personali e di privacy. E’ fondamentale conoscerlo e parlarne per poter garantire sempre massimo livello di protezione della privacy.
Ogni persona ha il dovere di adeguarsi al nuovo GDPR, e per farlo ci si affida spesso a consulenti. Il nostro obiettivo è cercare di partire dalle domande più importanti che sono spesso richieste sul web, in modo da trovare soluzioni e risposte efficienti.
Vecchia e nuova normativa GDPR sulla privacy
Per poter redigere e rinnovare la vecchia informativa, è giusto trovare risposta a tutti i quesiti che poniamo di seguito. Prima di tutto si parla del titolare del trattamento: il titolare del trattamento è l’azienda o il professionista. Bisognerà per tanto inserire sede in cui si opera, P.Iva e il nome. E’ bene riportare anche i possibili contatti, come il numero telefonico o il contatto e-mail.
Controlla con attenzione che sia inserito il contatto di un eventuale responsabile della protezione dei dati, o di un rappresentate dell’azienda. Altrettanto importante è spiegare come vengono usati i dati raccolti: newsletter? Pubblicità? Deve esse esplicitato anche il metodo di contatto ed eventuale cessione delle info a terzi.
La cosa importante è anche palesare agli utenti quale sia la base giuridica per la quale si chiedono tali dati, citando il consenso e la legge di riferimento da rispettare.
Altre domande importanti da chiedersi
Per quanto tempo vengono conservati i dati ottenuti? E’ possibile saperlo o prevederlo in anticipo? Un utente, in quanto interessato dei dati, conosce davvero bene i suoi diritti, o sa che potrà cancellarsi dalla newsletter? Queste sono solo alcune delle domande che ti devi porre per terminare questa check list che ti darà la certezza di avere un sito a norma per la privacy.
Parla dei fornitori a cui sono trasmessi i dati che vengono trattati, in modo da rendere possibile anche l’identificazione. Palesa sempre che ogni persona potrà revocare il consenso che ha dato senza andare a provocare alcun tipo di effetto rispetto a quanto fatto fino a quel dato momento.
E’ anche importante informare che una parte dei dati forniti saranno ottenuti per mezzo di decisioni automatiche. Ma un utente sa quali sono le conseguenze? E soprattutto può modificare la sua decisione in modo manuale? Ognuno di noi deve quindi conoscere in modo completo in che modo i dati sono stati ottenuti, e soprattutto come comportarsi. Chi vuole potrà opporsi, o dovrà conoscere in che modo agire, così da non trovarsi colto alla sorpresa.