Come diventare content manager: la formazione e le esperienze necessarie
Nell’era del web 4.0, con la digitalizzazione che stravolge anche il mondo del lavoro, una comunicazione efficace, veloce ed accattivante è la base per un’azione di marketing di successo. Per questa ragione, le aziende sono alla costante ricerca di una delle figure più richieste nell’ultimo decennio: il Content Manager.
Chi è il Content Manager?
Parliamo di una figura professionale che sovrintende lo sviluppo e la distribuzione di contenuti creativi, interessanti ed originali allo scopo di rispondere a quelle che sono gli obiettivi imposti dal target di riferimento. Tuttavia, non dobbiamo confondere l’attività creativa di questa figura professionale con la mera attività di marketing. I contenuti realizzati dal Content Manager hanno lo scopo di approfondire determinate tematiche che accendono l’interesse del lettore così da poterlo avvicinare pian piano a quella specifica azienda.
Formazione universitaria
Per coloro che hanno interesse a intraprendere questa carriera, prima di tutto deve puntare ad una formazione accademica. Il percorso da scegliere deve essere teso all’approfondimento dello studio sulle strategie di marketing e sui mercati digitali. In particolare, lo studente a livello universitario deve approfondire le materie di scienze della comunicazione. Questo corso di laurea triennale è pensato proprio per formare professionisti del Web e attribuire loro un’approfondita conoscenza delle dinamiche sociali, culturali, giuridiche, ma anche tecnologiche ed economiche legate a questo ambiente.
Oltre al conseguimento del titolo, sarà opportuno iscriversi a Master di I o II livello, o corsi post-laurea. In questo campo i percorsi formativi sono molteplici, anche quelli offerti da atenei online riconosciuti dal Miur, come l’Università Cusano. Da non dimenticare sono i corsi di formazione o aggiornamento a cui il professionista sarà tenuto a seguire.
Che cosa fa un Content Manager?
Prima di tutto definisce e sviluppa la content strategy, attraverso un’attività di ricerca, realizzazione e editing di contenuti creativi, variando il tone of voice a seconda di cosa e come si voglia comunicare. La ratio risiede nel raggiungimento degli obiettivi di business stabiliti a livello dirigenziale.
Svolge la sua attività attraverso i CMS, ossia software per la gestione dei contenuti, quali ad esempio WordPress. Infine, si procede alla pubblicazione dei contenuti realizzati sui diversi canali social. Il lavoro, tuttavia, non finisce qui, in quanto è necessario monitorare periodicamente la performance dei contenuti e il comportamento degli utenti della rete nella interazione con quanto creato.
Bisogna, inoltre, tenere conto della dimensione aziendale (piccola, media, grande impresa). Nei primi due casi il Content Manager riferisce direttamente alla direzione, nel secondo caso l’azienda è divisa per dipartimenti e pertanto ci sarà un Responsabile del Marketing a cui il Content Manager riferisce.
Competenze e skills da possedere
Un Content Manager, per una carriera in ascesa, deve essere costantemente vigile e attento al dettaglio. Deve conoscere a menadito la mission, la vision, i valori e la filosofia dell’azienda presso la quale lavora, così da poter creare contenuti rispondenti alle richieste dirigenziali. Deve, inoltre, essere costantemente attento agli orientamente del pubblico di riferimento così da attirare la loro attenzione.
Deve, inoltre, conoscere in maniera approfondita gli strumenti di Google, come Analytics e ADs, per posizionare correttamente il sito e coinvolgere il target di riferimento.
Infine, le risorse umane in fase di selezione cercheranno sempre un buon Content Manager che possegga buone doti comunicative, sia empatico, abbia senso dell’organizzazione oltre che attitudini alla leadership.