Come diventare food blogger, scopriamo questa figura
Negli ultimi tempi i food blogger, al pari dei fashion blogger, sono tra i personaggi “social” più seguiti, ammirati e spesso anche oggetto di discussione. Il loro mondo non è esclusivamente femminile: anche molti uomini si dilettano a trasformare la cucina in una sorta di “visual art”, fotografando o filmando le fasi di preparazione di un piatto fino al risultato finale, con uno stile essenziale ma di forte impatto.
Ma in realtà chi è il food blogger, e come si può diventarlo?
Quando la passione per la cucina diventa un fenomeno social
Almeno agli esordi, quella del food blogger non è una professione. Si tratta di persone con una forte passione per la cucina unita ad una creatività sia a livello gastronomico che estetico. Un food blogger non è uno chef stellato né deve possedere conoscenze di enogastronomia o nutrizione a livello professionale: deve però essere in grado di trasmettere passione ed entusiasmo, trasformando i propri esperimenti di cucina in “storie” da raccontare e in tendenze da seguire.
Con un po’ di inventiva e di curiosità, chiunque ami la cucina e possieda gli strumenti per “documentare” fotograficamente la preparazione di un piatto (anche un semplice smartphone) può condividere sul web le proprie esperienze, e magari raggiungere in breve tempo un alto numero di seguaci.
Dall’apertura di un blog alla scelta del target
Prima di avventurarsi nel mondo dei food bloggers, è importante individuare il target al quale ci si intende rivolgere, evitando di essere generalisti. L’ideale è scegliere una nicchia su cui concentrarsi, dai piatti vegetariani e vegani alla cucina regionale, dalle specialità a base di pesce alla cucina etnica, lasciando eventualmente un margine per le preparazioni più comuni.
La scelta del canale social è invece relativa alle preferenze personali e alla dimestichezza con i diversi strumenti web:
- L’apertura di un blog offre un aspetto più professionale, ma richiede un po’ di confidenza con la tecnologia e la capacità di creare articoli coinvolgenti, sia per il testo che per le immagini, e di diffonderli via newsletter e tramite i social;
- La creazione di una fanpage su Facebook è una buona soluzione per chi conosce e utilizza questo celebre social network, e spesso permette di raggiungere un eccellente livello di notorietà;
- Oggi più che mai un’immagine vale più di mille parole: Instagram è il luogo perfetto per chi preferisce diffondere la passione per la cucina con immagini suggestive, impreziosite dall’uso dei filtri e accompagnate dai giusti hashtags e poche righe di descrizione.
In ogni caso, la chiave del successo è quella di crearsi un’identità social per distinguersi dagli altri e farsi riconoscere: si riuscirà così ad appassionare i lettori e talvolta interagire e confrontarsi con loro. In sintesi, il lavoro di un food blogger non è solo descrivere e illustrare una ricetta, ma consiste in un piccolo progetto editoriale, ben curato sotto ogni aspetto.
Quando il food blogger diventa un esperto
Proprio in merito all’enorme potenzialità degli strumenti social, il mondo della cucina è cambiato, e un estimatore della buona cucina che “racconti” le proprie esperienze via web può ricevere la stessa considerazione di uno chef d’alto rango.
I food blogger più attivi sono quasi sempre circondati da un vasto pubblico che ne segue e diffonde i suggerimenti, e arrivano spesso ad influenzare realmente le abitudini e i comportamenti sociali.
Per questo possono raggiungere un successo elevato, fino ad essere considerati autentici consulenti, al pari di critici e giornalisti esperti in enogastronomia, ricevendo attenzione dai media e dalla stampa e inviti ad eventi e trasmissioni.